Introduzione del libro
In 176 pagine (di cui 57 riservate alle immagini fotografiche) si snoda il racconto di
una importante istituzione culturale trinese: la "Brmda Musicale Cittadina 'Giuseppe
Verdi'".
Dalla "Musica della Guardia Nazionale" già presente nel periodo napoleonico
(1813) al "Corpo di Musica delle Milàia Comunale" del periodo risorgimentale (1854);
dal "Corpo di Musica. Trinese" del 1882 alla "Società Musicale Fratellanza Trinese" ('assistita dall'erario civico') del 1899:
comincia a dipanarsi cosi, a partire dall'800, la lunga storia della passione per gli strumenti a fiato e per le percussioni che
ha dato origine
alla banda musicale cittadina di Trino che, in due secoli di vita, ha accompagnato gli
eventi civili e religiosi del paese vercellese, comprese le sepolture, le feste di "leva" e le
occasioni di passaggio delle famiglie reali.
I primi atti costitutivi, le prime formazioni, il difficile reclutamento degli allievi con l'oneroso impegno famigliare
dell'acquisto degli strumenti, il comportamento in servàio
dei musicanti, i litigi (con botte) tra allievi e maestri: tutto viene raccontato in queste
pagine.
E poi ancora gli aiuti comunali, i repertori, l'attivita musicale espletata in sfilate
e concerti, le cicliche crisi di partecipazione dei bandisti, la nomina dei maestri-direttori
che, dal 1813 al 1900, rispondono a nomi ragguardevoli: Bartolomeo Mocchia, Stefano
Tempia, Felice Geremia Piazzano, Camillo Romanino, Luigi Camillo Rossi, Giuseppe
Patrucco, Giuseppe Castellano.
Con l'inizio del '900 la banda musicale trinese, superati i difficili anni della Grande
Guerra (dal 1905 al 1915 la banda era stata diretta dal maestro Enrico Croce), affronterà
il periodo assai conflittuale, anche all'interno dello stesso sodalàio musicale, del Biennxio Rosso e successivamente del ventennio fascista,
che peraltro rappresentera, sul piano artistico uno dei momenti migliori della banda, che saprà distinguersi, nel panorama
musicale piemontese come formazione particolarmente adatta all'esecuzione concertistica. Dal 1922 la banda cambiera il nome passando,
nello stesso anno, da "Banda Musicale Proletaria" a "Corpo Musicale Società Operaia 'Giuseppe Verdi'" ed infine "Banda Musicale Cittadina
'Giuseppe Verdi'", partecipando poi con successo a diversi concorsi
puntualmente documentati: Alba (20 agosto 1922), Borgomanero (19 agosto 1923), Borgosesia (28 settembre 1924), Asti (6 maggio 1928), Vercelli (16 settembre 1933), Vercelli
(19 settembre 1936), Biella (11 luglio 1937). In questo periodo la banda è diretta dapprima dal maestro Bartolomeo Carisio (1921-1922), poi dal maestro Giuseppe Romano
(1923-1930) e quindi dal maestro Giuseppe Borla (1931-1943).
L'attivita musicale, cessata negli anni del secondo con?itto mondiale (in particolare dal
25 luglio 1943) e ripresa, seppur con fatica, nel 1945 su sollecitazione del Comitato di
Liberazione Nazionale (CLN). E' sempre diretta da Giuseppe Borla che, anno dopo anno,
tenta di ricostruire un organico minimo di musicanti che possa garantire le sfilate ed i
pubblici concerti 'richiesti dal Comune in occasione di solennità nazionali e festività
locali'. Nel 1952 i componenti sono 34, nel 1956 sono 36, 33 sono i musicanti nel 1958.
Sono anni importanti, questi anni '50, perchè in essi si consolida 1'idea di 'tenere un...
segue nel libro...
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